L’importanza della relazione investigativa
La relazione investigativa può davvero fare la differenza nelle investigazioni aziendali e non solo. Ecco perché…
C’è un elemento che delinea davvero la differenza tra un’indagine svolta da un’agenzia di investigazioni e quella portata avanti da un privato cittadino: la relazione investigativa.
Questo documento è sempre fondamentale. Ma, contrariamente a quello che si può pensare, lo è non tanto per un suo eventuale uso in giudizio bensì in una fase precedente, ovvero in quella sede stragiudiziale che, se condotta al meglio, evita di dover giungere ad un processo vedendo i tempi inevitabilmente dilatarsi.
Insomma, la relazione investigativa è lo strumento migliore per evitare di trascinare la controversia fino al processo risolvendola prima e scongiurando il rischio di perdere tempo e denaro in lunghe e incerte cause civili o penali.
Come vedremo anche più avanti, uno dei vantaggi principali della relazione investigativa è la sua “funzione deterrente”.
Nel momento in cui la controparte – o l’avvocato della stessa – viene a conoscenza della presenza di una solida relazione investigativa questo dimostrerà loro la presenza di prove o elementi decisivi e, nella maggior parte dei casi, questo li farà desistere da particolari velleità o strategie offensive. Detta in parole povere, possedere una relazione investigativa ti permette di “condurre le danze”.
A cosa serve la relazione investigativa
Noi ci occupiamo di investigazioni aziendali, tuttavia è bene precisare che, tanto nel caso di indagini per società che per quelli riguardanti la sfera privata come un tradimento coniugale, la relazione investigativa è indispensabile per poter sfruttare e valorizzare le prove raccolte in sede di indagine.
Sebbene in giudizio vengano prese in considerazione le testimonianze, la presenza di una relazione investigativa (indipendentemente dalla sua ammissione come prova) renderà l’interpretazione dei fatti più facile e verosimile rispetto al racconto di un soggetto coinvolto nel contenzioso.
Cosa contiene la relazione investigativa
La relazione investigativa è un documento redatto dall’investigatore privato professionista. Si tratta di un report tecnico dove vengono raccolte tutte le prove prodotte nel corso dell’indagine. All’interno della relazione investigativa le foto, i video, le registrazioni audio, i tabulati telefonici e i documenti vengono raccolti in ordine cronologico con tutti i dettagli possibili.
La relazione investigativa rappresenta il prodotto finale di un’indagine e proprio per questo deve essere il più precisa possibile così da poter utilizzare, in sede stragiudiziale, tutte le prove raccolte.
Chi può redigere la relazione investigativa
Solo l’investigatore privato può redigere la relazione investigativa. Si tratta infatti di un documento specifico e tecnico a cura di professionisti del settore che rispetta lo stile e il registro tipico degli atti giudiziari.
Raccogliere le prove in modo autonomo con metodi fai da te, pur tecnologici che siano, significa correre il rischio che i propri sforzi vengano vanificati. L’investigatore privato ha invece l’obbligo contrattuale con il cliente di consegnare un report investigativo strutturato rispetto al lavoro svolto.
Adesso che sai perché la relazione investigativa è fondamentale, quando ti rivolgi ad un investigatore o ad una agenzia investigativa, assicurati prima che siano in grado di produrre un report investigativo professionale.