Cos'è la due diligence aziendale

Il termine “due diligence” è di origine anglosassone e significa letteralmente “dovuta diligenza”.
In termini aziendali si riferisce alle attività svolte con lo scopo di raccogliere e verificare le informazioni di natura finanziaria, fiscale, patrimoniale ed economica su un operatore economico, un’azienda del mercato.

Questo genere di indagini si svolgono prima di coinvolgere altri partner in operazioni economiche quali ad esempio: cessioni, fusioni, aumenti di capitale o quotazioni in borsa.
Tali informazioni risultano fondamentali per determinare punti di forza e di debolezza di una società e permettere una valutazione economica della stessa.

Cosa dice la legge in materia di due diligence

La due diligence riguarda principalmente la reputazione finanziaria di un’azienda. Le indagini sono rese possibili grazie alle diposizioni europee che dal 2014 (direttiva 2014/107/UE del Consiglio europeo e in Italia con la legge n.95/2015) rendono possibile lo scambio automatico di informazioni trai paesi.

Di fatto tutti gli operatori finanziari possono conoscere le norme in vigore per la classificazione dei propri clienti e individuare i titolari di conti fiscalmente non residenti in Italia.

Quali informazioni vengono raccolte

I processi di due diligence per la tipologia di informazioni trattate, la difficoltà di reperimento delle prove e la necessaria analisi dei dati raccolti, richiedono l’intervento di soggetti esperti in indagini aziendali di tipo legale e finanziario.
DDS investigazioni con i suoi investigatori specializzati esegue analisi dettagliate del background e della reputazione di un’azienda, italiana o estera, allo scopo di determinare l’opportunità o meno di attuare un investimento, una fusione, un’acquisizione o una semplice relazione commerciale.

Gli strumenti di indagine utilizzati possono variare molto tra loro, dal momento che ogni azienda è diversa ed ha una sua storia. Alcuni esempi:

- analisi della documentazione cartacea dell’impresa (atto costitutivo, visure camerali, elenco titolari e soci);
- visita delle sedi operative e verifica dell’elenco clienti:;
- verifica tecnica di attrezzature e beni;
- verifica attività finanziaria (versamenti, bilanci, visure interbancarie..);
- verifiche eventuali cause legali presso tribunali.

La relazione investigativa e l’utilizzo delle prove raccolte

Al termine delle indagini gli investigatori raccolgono tutta la documentazione per la due diligence effettuata in un unico documento: la relazione investigativa, che certifica il comportamento di “dovuta diligenza” da parte dell’azienda in esame.

Le informazioni raccolte variano a seconda degli obiettivi della due diligence per esempio:
– l’acquisto di quote societarie;
– il controllo sicurezza e conformità legislativa degli impianti e macchinari;
– la valutazione di un’azienda necessaria per un’operazione finanziaria;
– la valutazione della propria impresa.

In quest’ultimo caso la conoscenza dell’effettivo patrimonio aziendale composto da liquidità, pacchetto clienti e immobili, può essere utile per avere una visione completa del valore di impresa e prendere decisioni in merito a: investimenti futuri, richiesta di finanziamenti o cessione.